Il turismo,
come la quotidiana vita dell’uomo, è continuamente influenzato dal mondo dei,
così detti, “social-media”.
Ovviamente il
merito di questo sviluppo va ricercato nell'avanzare della tecnologia e di una
nuova struttura del web definita come “web 2.0”. Nessuno vuole mettere in
secondo piano strumenti comunicativi come fiere, eventi e investimenti di
settore; ma non possiamo non considerare la vita on line, o per meglio dire…in
line! Secondo la ricerca annuale Mondial
Assistance USA
il 60% dei consumatori tiene conto delle recensioni trovate
su internet prima di prenotare una vacanza o anche solo una notte in hotel; se
consideriamo i viaggiatori al di sotto dei 35 anni, questa percentuale aumenta
del 74%.
Diamo uno
sguardo generale alle principali piattaforme utilizzate nel turismo!
Tripadvisor, Il sito raccoglie le valutazioni scritte dagli
utenti utilizzatori delle strutture; ogni recensione viene valutata dallo staff
che giudica se è coerente alle linee guida del sito; in caso contrario non
viene pubblicata. E’ uno dei più importanti, se non il più importante, sito di
viaggi sul web. Simili a questa piattaforma troviamo:
Gogobot,
Skytrax
(permette di recensire tutto ciò che ha a che fare con le linee aeree),
Easy Voyage (il cui slogan è “all the
tips for your trips”),
Triptease (rivolto
ad un mercato turistico di lusso e con un design in linea con il suo target)
…questi sono solo alcuni dei tanti esistenti!
Facebook e
Twitter canali
in cui è possibile interagire direttamente con i tuoi clienti e in cui le
persone si scambiano informazioni sui viaggi e sulle destinazioni turistiche.
Instagram, Youtube e
simili, sono forse gli strumenti più adeguati perché capaci di veicolare foto e
video meglio di altri.
Questi, a mio
avviso, sono i migliori social network per quanto riguarda il mondo del
turismo; sia svolgendo un’analisi dal punto di vista degli operatori che dei
consumatori. Anche Whatsapp sta
prendendo grande piedi in questo settore, cosa che possiamo dedurre dalle
parole di Fred Wilson (uno dei più conosciuti Venture Capitalist nel settore
digital): “La fase Social di Internet è
conclusa. Le piattaforme di instant messaging sono i nuovi social media. Le
famiglie usano i gruppi di WhatsApp invece di Facebook. I ragazzini usano
Snapchat invece di Instagram. L’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook
ha sancito questo trend”. Si pensa quindi che questo social possa divenire
un ottimo strumento di vendita e di assistenza cliente per gli hotel.
Concludo con un
piccolo accenno al caso-scandalo di Tripadvisor
per sottolineare che, nonostante la loro efficienza, è molto complicato
muoversi all’interno di questi portali senza inciampare in qualche “trappola” o
“falsità”. Purtroppo questo rimarrà sempre un problema perché essendo il web
simbolo di estrema libertà di pensiero è complicato riuscire a controllare
tutto ciò che vi accade e, soprattutto essendo diventati, questi siti, così
importanti; certe imprese sono arrivate a pagare per mantenere una “buona
immagine” agli occhi di chi legge.
Ciò che
possiamo dedurre è che in quest’epoca i consumatori vogliono dire la loro e
interagire con i loro brand preferiti, assumendo un ruolo attivo nel processo
di comunicazione; il pericolo per gli operatori si traduce nella gestione della
“online reputation”, non sempre facile da gestire.
“Virtuale oggi più che mai non è sinonimo di astratto
ma di condivisione immediata.”